Sydney Calling_Stay positive

Una sola cosa è certa. Vado.

Sono convinta, certo. Sarebbe il sogno di una vita che si realizza. Sono anni che ci penso e mesi che ci lavoro su per realizzarlo.

Tutte le cose che vedrò, lo stile di vita che ho sempre voluto, i luoghi immacolati e i nuovi amici che mi farò. Solo a pensarci mi gaso in un modo che propriononsepocapì_

Allora perché sto piena d’ansia? Ansia e paure che fino a qualche mese fa manco mi sfioravano il cervelletto remotamente. E se mentre faccio surf scivolo, mi graffio e uno squalo fa colazione con i miei 60 kg di morbidezza? O più semplicemente, se mentre spazzo fuori il mio fantastico backyard, un redback mi morde e nessuno mi aiuta e muoio in 15 minuti, sola, sofferente e con il terrazzino sporco?! Che Loser. E se tutto ciò accadesse ancora prima che riesca a vedere un piccolo koala o la coral reef o le Whitsunday? Metti che un cangurotto mi colpisce, cado stremata al suolo e un serpente tigre spunta e ‘puff’. Per non parlare delle meduse velenose che ti fanno fuori in pochi minuti senza che tu ti accorga di un piffero.

Okay, ho esagerato un po’ forse. Ma tutti i documentari su National Geo Adventure attuano un terrorismo psicologico che non s’ha un’idea. Per non parlare di quel Airport Security. Chi minchia li pensa sti programmi? Guai a me se mi azzardo ad accendere di nuovo la tv. Ad ogni modo in questi momenti di paranoia tutto ciò che posso fare è consolarmi così >>>

fare un po’ di training autogeno e cantare a squarciagola ‘Baby don’t worry about a thing, ‘cause every little thing gonna be all right’
17 days left and my heart skips a beat_

Queensland: sogno di una vita

ME.

Positività, entusiasmo, voglia di scoprire, viaggiare e conoscere terre, persone e animali mai visti prima.

Voglia di crescere. Di arricchirsi. Che è ben diverso dal voler arricchire il proprio conto in banca. Voglia di “stare scomodi” per mettersi alla prova e riscoprirsi forti e capaci.

LORO.

Negatività, demoralizzazione, prostrazione. Voglia di rimanere qua, perchè io qua sono nato e qua voglio stare. Devo fare i soldi, la carriera e una caterva di figli, che cresceranno rigorosamente con i nonni mentre io sarò a lavoro. A fare i soldi.

Voglia di crescere lavorativamente, però alle dipendenze di qualcun altro, per anni. Non imparare nulla di nuovo ogni giorno ma aspettare l’aumento di stipendio a fine contratto (a tempo determinato).

CONCLUSIONE 1

A travel is the only thing you buy that makes you richer. The best education. Quindi voi continuate per la vostra strada che io continuo per la mia. Possibilmente godendomi i miei 20 -something.

E dal momento che abbiamo teste diverse evitate  domande che potrebbero prevedere violente reazioni, del tipo “e che vai a fare? ” o affermazioni da psicoterapeauta quali “secondo me scappi.”

CONCLUSIONE 2

A me qua mi piace. C’ho il mare, il mezzo, il lavoro, la fidanzata e vivo ancora a casa con mamma e papà senza pagare affitto e bollette. ❤

Per non parlare del miglior cibo del mondo: pizza, mozzarella e sasicce e friarielli. Tutti quelli che se ne vanno da questa città sono dei codardi che non vogliono affrontare i guai che abbiamo. E dei falliti che tra 10 anni si pentiranno delle loro scelte. Quindi io mi sto qua e le scelte, se permettete, le critico solamente.

The Journey Is Never Over_

What can be considered a journey?

It doesn’t matter how far you will go, or the people you will share those moments with_a journey doesn’t start when you are taking a plane and doesn’t end on your way back home_ A journey is a lesson, and you should make sure to write down any note_A journey can make you stronger_It can make you the person you always wanted to be.

It doesn’t matter how long it will last_ because it will never be over.

Josè Saramago in ‘Journey to Portugal’ sums up the way I am feeling right now_

The journey is never over. Only travelers come to an end. But even then they can prolong their voyage in their memories, in recollections, in stories. When the traveler sat in the sand and declared: “There’s nothing more to see” he knew it wasn’t true. The end of one journey is simply the start of another. You have to see what you’ve missed the missed the first time, see again what you already saw, see in the springtime what you saw in the summer, in daylight what you saw at night, see the sun shining where you saw the rain falling, see the crops growing, the fruits ripen, the stone which has moved, the shadow that was not there before. You have to go back to the footsteps already taken, to go over again or add fresh ones alongside them. You have to start the journey anew. Always. The traveler sets out once more.

Dover's Cliffs

Cosa può essere considerato un viaggio?

Non importa quanto lontano ti porterà, o le persone con cui condividerai quei momenti_ un viaggio non inizia salendo su un aereo e non termina al ritorno a casa_ un viaggio è una lezione, e tu, dovresti assicurarti di prender nota_ Un viaggio può renderti più forte_ma soprattutto può renderti la persona che avresti sempre voluto essere.

Non importa quanto durerà_ perchè tanto non finirà.

Josè Saramago in ‘Viaggio in Portogallo’ riassume come mi sento in questo esatto momento della mia vita_scrivendo così:

Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.